La Via dei Tusci

Pubblicato il 20 gennaio 2025 alle ore 19:44

Con la “Via Dei Tusci”, diamo ufficialmente inizio al nostro viaggio zaino in spalla.

Non lo sappiamo ancora ma questo sarà la prima di una lunga serie di avventure che affronteremo a “piedi”.

Regione: Umbria - Lazio

Km: 90 ad anello

Tempistiche: 3 Giorni

Partenza: Castiglione in Teverina

Arrivo: Castiglione in Teverina

Periodo: Maggio 2024

Prima tappa: Castiglione in Teverina - Sant’Angelo (30 km)

In un assolato venerdì di fine maggio parcheggiamo nel paese di Castiglione in Teverina, il nostro punto di partenza per questa prima tappa. Ci mettiamo subito alla ricerca del famoso murales che rappresenta l'intera mappa del cammino, divenuto celebre poiché tutti i viandanti scattano una foto sia alla partenza che all'arrivo.

Una volta lasciato il paese il nostro percorso inizia su una strada sterrata che attraversa campi di olivi e filari di viti; non ci sono auto, solo un trattore che interrompe la quiete della giornata.

Si alternano tratti asfaltati, in salita e discesa, a sezioni più "morbide" lungo un sentiero ciottoloso. Non mancano anche zone nel bosco, dove il sole riesce a filtrare e ad illuminare il cammino.

In lontananza scorgiamo il paese di Civitella D’Agliano, nostra sosta per il pranzo.

Dopo aver visitato il borgo e trovato un luogo dove ricaricare le energie, proseguiamo fino a raggiungere il paese di Graffignano, che onestamente ci lascia un po' indifferenti per la sua bellezza, soprattutto perché sembra deserto.

Le nostre scarpe continuano a calpestare asfalto, strade sterrate e piccoli tratti boschivi.

Al 30° km, arriviamo al paese di Sant’Angelo, completando così la prima tappa. Rimaniamo incantati dalla bellezza dei murales che ci circondano; siamo nel paese delle fiabe, abitato da pochissime persone.

Seconda tappa: Sant’Angelo - Civita di Bagnoregio (30 km)

Alle ore 08.00 del secondo giorno, siamo già pronti a ripartire, ci aspettano altri 30 km.

Dopo circa mezz'ora, raggiungiamo il piccolo borgo di Roccalvecce, dove il circolo del paese è allestito in una comune abitazione. Dopo una sosta per timbrare le nostre credenziali, ci dirigiamo verso il borgo fantasma di Celleno, circondato da mura medievali e strade caratteristiche...Un vero museo a cielo aperto.

La fatica inizia a farsi sentire, specialmente nei piedi. Ammettiamo di aver scelto le scarpe sbagliate, troppa strada asfaltata per gli scarponi da montagna.

Il cammino continua costeggiando un campo di ciliegi e orti coltivati, per poi riportarci sul fastidioso asfalto. Arriviamo al paese di Celleno nuova, famoso per la sagra delle ciliegie. Nel frattempo, il cielo si è rannuvolato e minaccia pioggia. Siamo ora immersi in un fitto bosco, seguendo le indicazioni per Castel Cellesi. Tuttavia ci perdiamo a causa di indicazioni fuorvianti, che ci portano fino alla splendida cascata della ferriera, escludendo il borgo dal nostro tragitto.

I piedi sono affaticati, alternando troppo spesso sentieri sterrati a strade asfaltate. Dopo aver lasciato il bosco, arriviamo al paese di Vetriolo, l'ultimo centro abitato prima di giungere a Civita di Bagnoregio.

Il paesaggio di fronte a noi si apre su campi verdi, in netto contrasto con il cielo scuro. Dopo un'altra abbondante ora di cammino, intravediamo Civita di Bagnoregio in lontananza, mentre arriva anche la pioggia. Completamente fradici ed esausti, arriviamo alle 18, concludendo la seconda tappa.

Terza tappa: Civita di Bagnoregio - Castiglione in Teverina (25 km)

La mattina del terzo giorno ci trova esausti, con gambe e piedi doloranti. La nostra prima fermata avviene al paese di Lubriano, la terrazza sui Calanchi, passando attraverso un tunnel sotterraneo scavato sotto Civita, attraversato alle 7 di mattina. Anche qui il tempo sembra essersi fermato, con negozi chiusi e locali dismessi; è domenica e non è stagione turistica e questo pesa sul nostro cammino, in quanto rari sono i posti dove poter prendere qualcosa da mangiare.

Alternando tratti boschivi a strade trafficate, deviamo per Sermugnano, un paese fuori dal percorso a causa di frane. Intorno alle 13, veniamo accolti nel circolo del paese; il buon Sauro ci offre un caloroso benvenuto facendoci sentire a nostro agio.

Circa un'ora dopo riprendiamo il cammino verso il punto da cui siamo partiti giorni prima.

Gli ultimi tratti sono tutti in ripida discesa tra i campi, con vista su olivi e aziende agricole.

Finalmente mettiamo piede sulle pietre del paese di Castiglione in Teverina, ritiriamo la pergamena, soddisfatti ma allo stesso tempo stanchi. La nostra prima avventura è giunta al termine, ma il desiderio di intraprenderne un'altra sta già nascendo.

 

Ci hanno particolarmente colpito:

Paese di Sant'Angelo: Disperso nelle campagne della Tuscia, il piccolo borgo di Sant'Angelo è una tappa di incredibile bellezza. Rinato nel 2016 grazie ad un progetto artistico tutto al femminile, in cui ogni facciata delle case è stata trasformata in un dipinto a cielo aperto. Ogni rappresentazione è dedicata al modo della favole...non a caso chiamato anche Paese delle Fiabe!