
Dopo circa un mese di pausa dal nostro primo cammino, siamo pronti a intraprendere un'altra straordinaria avventura: “Il Cammino dei Borghi Silenti”, già vissuto in solitaria da Pietro a marzo.
Questo percorso ad anello si snoda per ben 90 km in Umbria, suddivisi da noi in 4 giorni.
Regione: Umbria
Km: 90 ad anello
Tempistiche: 4 Giorni
Partenza: Tenaglie
Arrivo: Tenaglie
Periodo: Luglio 2024
Prima tappa: Tenaglie - Toscolano (20 km)
In una calda giornata estiva, inizia la nostra avventura. Dopo aver lasciato l'auto a Tenaglie, ci mettiamo in cammino senza soste, diretti verso il quasi deserto paese di Toscolano. Lungo il tragitto attraversiamo il caratteristico borgo di Santa Restituta, dimora di poche anime e privo di attività commerciali, dove il tempo si è letteralmente fermato. Giungiamo a Toscolano, dove siamo gli unici viandanti. Qui, il circolo MCL apre appositamente per noi, rendendo l’atmosfera ancora più speciale. La cena nel paese, in un locale sorprendentemente ampio per sole due persone, segna la conclusione della nostra prima tappa.
Seconda tappa: Toscolano - Morre (22 km)
Dopo una notte insonne, segnata da letti davvero scomodi, alle prime luci dell'alba riprendiamo il nostro cammino. Passiamo per il borgo di Melezzole dove ci concediamo una colazione rigenerante. La nostra meta è il Monte Croce di Serra, la cima più alta dei monti Amerini, che svetta a 994 metri. La salita verso la cima si rivela impegnativa, ma il panorama che si apre davanti a noi giustamente ripaga ogni sforzo e goccia di sudore. Commettiamo l'errore di fermarci un’ora di troppo, illudendoci di aver già superato la parte più dura. Dopo la pausa, riprendiamo a scendere lungo sentieri immersi nella vegetazione, i quali risultano interminabili. Raggiungiamo Morruzze, piccolo agglomerato di case, prima di arrivare a Morre nel tardo pomeriggio. Esausti, entriamo nel paese e ci dirigiamo verso il nostro alloggio, desiderosi di un aperitivo e di una cena abbondante. E ce li concediamo entrambi!
Terza tappa: Morre - Baschi (30 km)
La giornata più intensa ci attende, con molti chilometri da percorrere e già segnati dalla fatica.
Dopo una ricca colazione con gli amici veneti Stefano e Fabio (conosciuti durante il tragitto), partiamo dal caratteristico borgo di Morre verso Acqualoreto, accolti da un vivace circolo pieno di gente mattiniera.
La parte più impegnativa è la temuta salita che supera l’eremo della Pasquarella, un vero e proprio banco di prova per tutti i camminatori. Dopo un tratto di sentiero asfaltato e uno nel bosco, finalmente raggiungiamo l’eremo e, con grande fatica, superiamo la salita. In cima, ci lasciamo cadere a terra esausti, ma felici, ridendo tra noi. Proseguiamo verso Civitella del Lago, dove ci concediamo una lunga e meritata pausa. Nel primo pomeriggio ripartiamo verso l'ultima meta di questa tappa: Baschi.
Ci aspettano altre tre ore di cammino sotto il sole, tra strade asfaltate e campi di viti e olivi, con il lago di Corbara che fa da sfondo a un paesaggio straordinario. I girasoli, illuminati dal sole, accompagnano i nostri passi. Con il calar della sera, finalmente raggiungiamo Baschi, dove si conclude la terza tappa con una sagra chiamata “In Bocca Al Luppolo” in cui mangiamo tutti insieme, come vecchi amici.
Quarta tappa: Baschi - Tenaglie (18 km)
Campi di girasole in fiore ci accompagnano mentre lasciamo il borgo di Baschi, forse il meno silente per il suo aspetto vivace. Verso il primo pomeriggio, ci avviciniamo al traguardo, completando il nostro anello. Attraversiamo campi dai mille colori e ci addentriamo in un parco con una necropoli, costeggiando il fiume e salendo su speroni di roccia. L’ultimo borgo prima del nostro arrivo è Montecchio. La tristezza ci pervade, poiché la nostra avventura sta per concludersi e dobbiamo salutare gli amici conosciuti durante il tragitto. Scambiamo foto e, felici, solleviamo al cielo i nostri attestati, meritatamente ricevuti.
Siamo di nuovo al punto di partenza, pronti a intraprendere un nuovo cammino, con il cuore colmo di ricordi e emozioni indelebili. Un sentimento di nostalgia accompagna sempre il nostro “concludersi” dell’avventura, in fin dei conti siamo stanchi solo nelle gambe…
Ci hanno particolarmente colpito:
Santa Restituta: borgo medievale abitato da poco meno di 70 abitanti, risalente al 1200. Punto di partenza e di arrivo di numerosi trekking. Circondato da bellezze paesaggistiche.
Acqualoreto: Frazione di 86 abitanti nel comune di Baschi, deve il suo nome all'abbondanza di acque che, in passato, erano nella zona e ai numerosi alberi di alloro circostanti.